La Open Innovation è uno di quegli argomenti che interessano sempre più persone: vediamo quindi 3 esempi nel mondo da seguire.
Leggendo dei vari casi internazionali avrai la possibilità di capire anche tu come svolgere al meglio la Open Innovation nella tua azienda in maniera tale da ottenerne anche un gran ventaglio di vantaggi. Tutto questo ti darà anche il modo di creare un preciso progetto per procedere all’innovazione e agli investimenti nello sviluppo e ricerca tramite il modello di Open Innovation.
Ma cerchiamo prima di fare un po’ di chiarezza.
Open Innovation: cos’è?
Come ben sanno coloro che hanno una basilare conoscenza della lingua inglese, Open Innovation sta per Innovazione Aperta. Di base, è una filosofia che offre alle imprese l’opportunità di diventare più complete, innovative, flessibili e persino più competitive.
Come dimostrano i dati, le aziende che hanno deciso di adottare questa filosofia riescono ad avere una marcia in più rispetto alla concorrenza. Alla base di questo modello innovativo, spicca la possibilità di usare strumenti e competenze tecniche precise provenienti dalle università, startup, centri di ricerca e quant’altro. Più che di un modello valido solo per un’azienda in particolare, la Open Innovation può realizzarsi in una maniera “insolita”.
Per esempio, un’innovazione messa a punto da una startup può essere usata anche da altre aziende, che la dovranno apprendere, metabolizzare e adattare alla propria realtà.
Modalità di Open Innovation
Parlando di Open Innovation, bisogna ricordarsi che le modalità precise possono essere 6. Tra queste spiccano:
- la Hackathon, ovvero delle gare in cui gli innovatori cercano delle soluzioni ai problemi in un range di tempo;
- Le Partnership con gli Atenei, utili per realizzare delle innovazioni su alcune specifiche tematiche di cui un esempio calzante sono e Open Innovation lab;
- Gli Open Innovation broker, che riguarda gli intermediari in grado di far conoscere alle imprese più facilmente quali sono le innovazioni nascoste e quali, invece, gli innovatori;
- Tra le modalità non bisogna dimenticarsi delle scouting company;
- Spiccano le Banche e gli Investitori, che lavorano in maniera quotidiana con le imprese e le startup cercando nuove soluzioni e possibilità;
- Gli incubatori e gli acceleratori, che rappresentano le principali modalità per l’utilizzo della Open Innovation anche nel caso delle imprese di grandi dimensioni.
Open Innovation: come implementarla?
Le varie procedure relative a questo settore si basano sull’utilizzo degli strumenti digitali. Qualora non si fosse in grado di usare in maniera efficace gli strumenti offerti, si potrebbe rivolgere il proprio sguardo verso il servizio di assistenza informatica. Collaborando con le altre aziende che operano nel settore sarà possibile ottenere dei risultati migliori.
La Open Innovation, inoltre, fa un ampio affidamento su software web di vario genere. Non è possibile implementare questa modalità di sviluppo senza, al contempo, fare affidamento sui vari strumenti che il web mette a disposizione della clientela.
A tutto questo si aggiunge anche la necessità di svolgere un corretto Project Management. Spesso, però, si tratta di uno di quei settori che vengono sviluppati con l’esperienza e che richiedono l’impiego dei professionisti con tantissime competenze e capacità anche abbastanza differenti.
Open Innovation: quali sono i vantaggi per le organizzazioni?
I benefici per le organizzazioni derivanti dall’affidamento sulle modalità di Open Innovation non sono affatto pochi. Per capirlo, basta prendere in considerazione tutto ciò che riguarda la ditta P&G e la sua filosofia Open Innovation chiamata Connect&Develop. Grazie alla stessa, l’azienda riesce a sviluppare 1/3 in più di prodotti nuovi. A tutto questo si aggiunge anche l’integrazione dei concetti e dei vari elementi portati dall’esterno. Anche questi sono in aumento (circa del 15%) rispetto al passato. A tutto questo si aggiunge anche lo sviluppo dei siti web e dei progetti informatici, che nel corso del tempo ha permesso alla ditta di guadagnare una notevole visibilità anche su Internet.
Questo, inoltre, le ha permesso anche di sviluppare un sistema relativo alla condivisione dei rischi e dei costi. Tutti i progetti d’innovazione, difatti, sono alquanto rischiosi proprio in quanto il tasso d’insuccesso potrebbe essere alto e gli investimenti sono sempre elevati. Accordandosi con un’altra azienda diventa possibile non solo abbassare il tasso di rischio, ma anche ridurre i costi. In questo modo entrambe le realtà imprenditoriali avranno modo di beneficiare dei vantaggi di una simile ricerca senza rischiare troppo e senza sostenere dei costi troppo elevati.
La community d’innovatori
Non solo: accedere alla filosofia di Open Innovation permette alle realtà imprenditoriali persino di accedere a una vasta community fatti d’innovatori di vario genere, oltre che esperti vari e persino numerose organizzazioni. In questo modo diventa possibile ricercare dei nuovi settori per trovare altre opportunità di business. Tutto questo aiuta le imprese persino a ottenere degli investimenti dai soggetti esterni.
I 3 casi di successo dell’Open Innovation nel mondo
Eli Lilly
Tra i migliori esempi da questo punto di vista spicca la società Eli Lilly, che opera nel settore farmaceutico e ha messo in atto la Open Innovation il suo programma Open Innovation Drug Discovery (maggiori informazioni qui) rivoltà alle università e aziende di ricerca. Grazie all’OIDD è oggi possibile condividere i dati che potrebbero aiutare nella scoperta dei nuovi farmaci. Anche a causa di questo programma le varie ditte che cooperano nel settore possono scambiarsi le informazioni in una maniera più approfondita rispetto al solito generando una partnership di sviluppo e ricerca. Nel corso del tempo questo approccio ha avuto dei risultati straordinari permettendo a Eli Lilly di crescere in maniera costante ed evdente.
Local Motors
Toccando il settore delle auto bisogna ricorda del programma 3D Design Car Design Challenge, lanciato da Local Motors. Si è trattato di un concorso dalla durata di 6 settimane che aveva come obiettivo la creazione di modelli dell’auto in 3D, che fosse funzionale e riprodotta in maniera digitale. Questo concorso ha visto la partecpazione di oltre 200 design provenienti da più di 30 Paesi. I progetti vincenti sono stati ben 7, di cui 6 vennero premiati da Local Motors per via della loro innovazione. Ovviamente, tali progetti furono quasi subito acquistati anche dalle aziende di realizzazione delle auto.
AXA
Non ci si può proprio dimenticare, infine, di tutto ciò che riguarda la Open Innovation nel settore delle assicurazioni con Axa. In questo caso è stato proposto un corso abbastanza differente. Gli innovatori si sono subito lanciati nella produzione d’idee volte a migliorare la vita di tutti i clienti in cerca di una valida assicurazione. Anche in questo caso sono state presentate diverse idee, alcune delle quali vennero successivamente premiate.
Flyip e Open Innovation
A questi 3 casi se ne aggiungono tantissimi altri, di molte realtà aziendali differenti provenienti praticamente da tutti gli angoli del mondo. Noi di Flyip adottiamo questo approccio ormai da diversi anni anche rispetto ai progetti di smart city che stiamo sviluppando, ne abbiamo parlato qui.
Se anche tu vuoi adottare un modello di Open Innovation, non ti resta che capire come fare adottando anche le nuove soluzioni informatiche. Per farlo è meglio farsi aiutare da dei professionisti del settore, in quanto possono fornire un notevole aiuto in merito a ciò che riguarda la creazione di progetti tecnologici, lo sviluppo di applicazioni e persino per la progettazione dei software web. Contattaci.